Dall'esterno quel poco che si vedeva della locanda non era certo rassicurante. Teste di animali inforcate al muro.
L'insegna poi..."Il boccale avvelenato"..
E quello che fa per me..pensai.
Ero ormai ridotta a un cencio, stanca e svuotata.
Nemmeno risposi o diedi importanza agli insulti dei loschi tipi che bivaccavano ai tavoli.
Mi diressi subito al bancone.
Mi dia la cosa più forte che ha.....Vuoi la cosa più forte che ho bella rossetta? Ah ah ah ah....meglio che non dica altro...ah ah ah ah!Il locandiere sgarbato si allontanò ridendo per poi tornare con un boccale colmo di una bevanda scura.
Dalla quantità deduco che non sia poi così forte...Prova, labbra di velluto, poi mi dirai...ah ah ah ah!Sembrava ubriaco anche lui.
Iniziai a berse una sorsata di quella roba.
Che schifo!L'espressione del mio viso era esplicita.
Che c'è? Non gradisci? Troppo grezzo per il tuo fine palato?Alzai un sopracciglio e fissai l'oste.
Al contrario, preparamene un altro boccale!Li bevvi entrambi, volevo farmi del male.
Mi alzai e a stento riuscivo a stare in piedi.
Cavolo era forta davvero! Ahh...io abituata agli infusi....Barcollando verso l'uscita urtai un omaccione che era in piedi nel bel mezzo della stanza e non si degnò di spostarsi.
Ehi! Bocconcino! Che combini? Sai...se non fossi così ubriaca direi che sembri una strega!Mi spinse contro un altro dei suoi amici che mi strinse a se.
A quel punto rivelai
Io sono la grande Shota e se non mi lasciate vi incenerisco tutti!Mentre dissi quelle parole scoppiai a piangere.
Ma quale grande Shota. Ormai non ero più nulla. UNa povera ubriaca in una bettola.
I tizi si misero a cerchio attorno a me e mi lanciarono a turno addosso agli altri.
Me ne fecero di ogni.....e io non reagii minimamente.
Continuarono a malmenarmi e a toccarmi ovunque, finchè poi non svenni.